Gand, una cittadina da favola tra fiumi, castelli e cattedrali

Dopo aver visitato la capitale, il nostro breve itinerario di 4 giorni in Belgio prosegue verso le Fiandre. Qui siamo accolti da graziosi paesini dalle architetture caratteristiche, suggestivi centri medievali che si specchiano nei canaletti che li attraversano e vere e proprie atmosfere da favola.
Se pensavamo che Bruges sarebbe stata la punta di diamante in questo senso, siamo in realtà stati colpiti ancor più dalla nostra tappa intermedia (chissà, forse inconsciamente anche per via del fatto che è stata l’unica delle tre città in cui abbiamo potuto godere per ben oltre mezza giornata di un meteo splendido, con cielo sereno che ci ha permesso anche di scattare qualche bella foto ai palazzi riflessi nelle acque insieme allo scintillio del sole): Gand, o Gent in olandese, è la terza città più popolosa del Paese ma, similmente a Bruxelles, offre un centro storico così raccolto e pittoresco da renderla una destinazione adatta a essere girata quasi interamente a piedi.
Si tratta del capoluogo delle Fiandre orientali ed era storicamente una città portuale, situata alla confluenza di due fiumi con un collegamento navigabile fino allo sbocco sul Mar Nero: questo gli ha conferito nei secoli una certa prosperità, tutt’oggi visibile in molte delle principali architetture del centro come le sue chiese e, ovviamente, il castello che è simbolo indiscusso e l’immagine più nota che salta in mente quando si parla di Gand.

Noi siamo arrivati in treno da Bruxelles entro metà mattinata, abbiamo lasciato i bagagli nel nostro alloggio e abbiamo iniziato subito la passeggiata per le vie del centro. Siamo rimasti in tutto un solo giorno pieno, ma è stato sufficiente per respirare a pieni polmoni la storia di questo luogo e immergersi nei suoi scenari fiabeschi: decisamente una delle visite che più abbiamo amato nel nostro primo viaggio in terra belga.

Cosa vedere a Gand

Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra

Partiamo da quello che è forse il simbolo più iconico di Gand: il Castello di Gravensteen, una fortezza risalente al finire del XII secolo in pieno centro storico, poco più a nord della zona della Cattedrale, adagiato lungo le sponde del fiume. La sua posizione caratteristica ne ha fatto un vero e proprio scorcio da cartolina, abbracciato per gran parte del suo perimetro dalle acque del Lys in cui si specchia.
Voluto da Filippo I d’Alsazia sul sito un tempo occupato da un precedente castello (eretto quasi due secoli prima ma andato a fuoco intorno al 1176), è stato la residenza dei Conti delle Fiandre fino a metà del Trecento.
L’interno, con l’eccezione di qualche sala (quella in cui è stata allestita una mostra di armeria, la sala delle torture e poco altro), rimane in realtà leggermente spoglio rispetto all’esterno, che pur non avendo dimensioni eccessivamente monumentali mantiene comunque il suo fascino medievale intatto; vale tuttavia senz’altro la pena visitarlo per intero e immergersi nei suoi ambienti e nella sua storia, esposta in maniera coinvolgente dall’audioguida dal tono ironico inclusa nel costo del biglietto, che contrappone molti degli aneddoti legati all’evoluzione dell’edificio e dei dettagli di vita quotidiana di quei tempi che narra con fatti e situazioni della nostra epoca, per rendere il racconto e la visita dei vari ambienti ancora più vivi.
A differenza di altre attrazioni, qui è sicuramente necessario prenotare in anticipo sul sito ufficiale: trovare posto per il giorno stesso è comunque fattibile mettendosi in fila alla biglietteria, ma essendoci un numero chiuso di ingressi rilasciati ogni mezz’ora si rischia, soprattutto se si tratta di un weekend o di una giornata particolarmente affollata perché ci sono molte prenotazioni pregresse (magari anche per gruppi), di arrivare alla cassa e dover acquistare per forza il proprio biglietto per uno slot molto più tardi.
Il castello è aperto tutti i giorni tranne il 24, 25, 31 dicembre e il giorno di Capodanno dalle 10:00 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 16:40, al costo di 13€ a persona (ridotto a 8€ per studenti tra i 19 e i 25 anni, a 2,70€ per ragazzi tra i 13 e i 18 e gratuito al di sotto dei 12 anni; la prenotazione online va effettuata comunque, anche per ingressi gratuiti).

Passeggiare sulle sponde del Lys

Seguendo il corso del Lys a sud del Castello, si raggiunge la vivace area di Korenmarkt, la storica piazza del mercato di Gand oggi punteggiata di negozi, bistrot e ristorantini. A due passi da qui, sulle due sponde del fiume, si sviluppano le zone note come Graslei e Korenlei (rispettivamente “riva delle erbe” e “riva del grano”), in cui lo specchio d’acqua solcato da piccole imbarcazioni che effettuano tour per i turisti riflette le caratteristiche facciate di quelli che erano un tempo gli edifici delle principali corporazioni della città. Un’area animata e in cui si concentrano molti dei locali affollati di visitatori, ma che mantiene comunque quell’aspetto tipico e affascinante che lo rende tra gli angoli più fotografati in città, specialmente dal Sint-Michielsburg (Ponte di San Michele), che separa le due banchine con la Sint-Michielskerk (Chiesa di San Michele) dell’XI secolo da un lato e gli altri principali edifici di culto di Gand sull’altro.

Il centro storico

Sull’altra sponda del Sint-Michielsburg si sviluppa invece la parte del centro storico in cui sorgono alcuni degli edifici principali della città, tra cui il Municipio e la Cattedrale.
Quest’ultima, oggi nota come Cattedrale di San Bavone (Sint-Baakfskathedraal), è stata costruita a partire dal XII secolo nella stessa area in cui precedentemente, già nel X secolo, sorgeva una chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Divenuta Cattedrale della diocesi di Gand a metà del Cinquecento, l’aspetto è mutato molto nei secoli a seguito di diversi interventi architettonici, dallo stile romanico al gotico ad alcune decorazioni prettamente barocche all’interno. La chiesa merita sicuramente una visita anche solo per ammirarne le splendide e ampie vetrate colorate, le altissime volte e il capolavoro più rappresentativo della storia dell’edificio: L’Adorazione dell’Agnello Mistico, una pala d’altare dipinta da Van Eyck e splendido esempio di arte fiamminga (di cui in realtà un segmento è andato perso durante la travagliata storia dell’opera, che l’ha vista prima trasferita in Francia, poi sottratta e nascosta dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e infine rientrata in patria, sebbene non nella sua forma integra).
La Cattedrale è accessibile gratuitamente tutti i giorni dalle 08:30 alle 17:30 (la domenica solo dopo le 13:00 per via della messa), mentre per ammirare la pala d’altare si paga un biglietto (il costo varia a seconda dell’esperienza che si vuole includere e della durata della visita con o senza dispositivo per la realtà aumentata, è possibile consultare le diverse opzioni sul sito ufficiale) che include anche l’ingresso alle cripte e si può accedere tra le 10:00 e le 17:00.

A pochissimi passi dalla Cattedrale sorgono anche la duecentesca Chiesa cattolica di San Nicola (Sint-Niklaaskerk) e il trecentesco Campanile (Beffroi o Belfort di Gand). Quest’ultimo è considerato uno dei simboli di prosperità e ricchezza della città fin dal Medio evo, è stato dichiarato Patrimonio UNESCO ed è accessibile al costo di 11€ a persona (ridotto a 5€ per studenti tra i 19 e i 25 anni, a 2,20€ per ragazzi tra i 13 e i 18 anni e gratuito al di sotto dei 12 anni) tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00: dalla sua cima si gode di una vista impareggiabile sulla città!

Altri edifici che catturano l’attenzione passeggiando in questa zona, sebbene per architetture diametralmente opposte, sono l’imponente palazzo del Municipio (Stadhuis) in stile gotico e il vicino Padiglione cittadino (Stadshal), una struttura in cemento, vetro e legno dallo stile moderno che funge da edificio multifunzionale: ospita infatti spesso concerti, spettacoli e altri tipi di eventi e, nel suo complesso, si trovano caffè, il bike point e una piacevole zona verde tutta intorno.

Zona di Vrijdagmarkt

Dal centro storico abbiamo proseguito la nostra camminata verso nord, oltre la zona del Castello, fino ad arrivare al Vrijdagmarkt, la cosiddetta “piazza del mercato del venerdì”. Ancora oggi, questo è il giorno in cui si svolge il mercato settimanale in questa ampia e vivace piazza, che noi abbiamo attraversato però nel più tranquillo pomeriggio, quando i chioschi di street food e le altre bancarelle che la animano lasciano spazio ai soli bar e ai caratteristici edifici di origine medievale che la contornano, tra cui spiccano da appena dietro alcune delle facciate le alte torri della vicina Chiesa di San Giacomo (Sint-Jacobskerk) risalente al XII secolo, e alla centrale statua di Jacob Van Artevelde (un leader politico con fiere visioni antifrancesi che visse a Gand nel XVI secolo). Sicuramente di dimensioni più contenute e quindi meno “d’impatto” rispetto alla piazza centrale del mercato, ma comunque una zona piacevole in cui sedersi per un po’ a godere dell’atmosfera suggestiva di questa cittadina dal sapore antico.
Non lontano da Vrijdagmarkt, proprio sulla sponda del fiume, da non perdere la vista del Dulle Griet, un cannone di ben 5 metri di lunghezza risalente al Quattrocento considerato uno dei più grandi pezzi di artiglieria mai costruiti durante il periodo medievale.

Quartiere Patershol e musei

Per quanto riguarda i musei, uno che mi sarebbe interessato poter visitare anche internamente è l’Industrienmuseum (Museo dell’Industria), situato ancora più a nord di Vrijdagmarkt a ridosso della sponda del Lys, ospitato all’interno di un ex-mulino per la lavorazione del cotone e che segue la storia dell’evoluzione dell’industria tessile e non solo nell’arco dei secoli più recenti. Tuttavia, non volendo strafare con le tempistiche strette e volendoci godere qualche ultimo suggestivo scorcio di questa cittadina approfittando fino al tramonto del meteo stranamente favorevole, abbiamo deciso di rinunciare per questa volta e virare invece verso la sponda opposta del fiume. Qui abbiamo trovato il grazioso quartiere di Patershol, ricco di negozietti ed edifici storici dall’aspetto tipico e pittoresco. Abbiamo passeggiato lungo la piacevolissima Oudburg, vietta acciottolata costeggiata da ristorantini dalle facciate colorate che offrono ogni tipo di cucina sia europea che etnica, passando anche di fronte alla Huis van Alijn (una sorta di casa-museo in cui sono esposti pezzi che raccontano la vita quotidiana nel XX secolo, in questo caso una sosta che a prescindere non avevamo considerato e che, anche a posteriori, non ci è stata particolarmente raccomandata da altri che sono stati a Gand con cui abbiamo avuto modo di confrontarci).
Consiglierei decisamente questa zona come ideale per una passeggiata del tardo pomeriggio o preserale, a chiudere una giornata di esplorazione immergendosi in un’atmosfera gradevole e in cui potersi anche fermare per un boccone prima di ricollegarsi all’affascinante zona in cui confluiscono i due principali fiumi di Gand, per qualche ultimo scatto della città illuminata.

Come arrivare, come muoversi e pass onnicomprensivi

Come già accennato parlando del Belgio in generale, la rete ferroviaria è molto efficiente ed è possibile raggiungere Gand da Bruxelles in poco meno di mezz’ora con un collegamento diretto dalla stazione Midi (ma si tratta della stessa linea che parte dall’aeroporto a Zaventem e ferma anche a Bruxelles Nord e Central): i treni di questo collegamento sono molto frequenti, in media ce n’è uno ogni 10-20 minuti massimo, e per essere dei locali sono molto comodi e puliti… perlomeno rispetto ad alcuni standard a cui sono abituata! Dal sito ufficiale delle ferrovie belghe è possibile selezionare l’orario del treno che si preferisce in base alla durata totale del viaggio e dell’eventuale numero di cambi previsti, ma la conferma di prenotazione che porterete con voi non riporta tale orario perché, una volta in stazione, se volete è possibile salire anche su un treno precedente o successivo della stessa tipologia senza alcun problema.

La stazione a cui scendere è Gand-Saint-Pierre, che non si trova però vicinissima al centro: per arrivare a due passi dalla zona di Korenmarkt (se si sta, come noi, un solo giorno conviene prenotare un alloggio nel raggio di massimo 10-15 minuti a piedi da qui, per avere più flessibilità nel girovagare a piedi) c’è il tram della linea 1: Evergem-Flanders Expo che ferma vicino al Castello di Gravensteen e lungo Burgstraat, il costo per corsa singola è di 2,50€ e si può pagare anche direttamente con carta contactless ai lettori appena saliti a bordo; se per comodità o per questioni di orari, invece, preferite un taxi, uscendo dalla stazione verso sinistra si raggiunge la zona in cui si trovano in attesa quelli ufficiali, che effettuano la corsa da/per il centro per una tariffa fissa intorno ai 10€.

I prezzi medi per pernottare, pur avendo prenotato a poche settimane dalla partenza e non con larghissimo anticipo per un periodo piuttosto battuto come inizio agosto, sono stati in questo caso sicuramente più contenuti sia rispetto agli alloggi di Bruxelles che, soprattutto, a Bruges. Ovviamente più a ridosso della data di partenza non abbiamo neanche potuto contare su un’ampia scelta di opzioni a un costo più o meno abbordabile, l’alloggio che abbiamo scelto non ci ha soddisfatto al massimo ma, tutto considerato, era comunque comodo e ben posizionato, con colazione inclusa. Se si vuole visitare Gand in un solo giorno, comunque, visti i tempi di percorrenza un’altra idea potrebbe di effettuare l’escursione in treno in giornata da Bruxelles o da Bruges (o, se si vuole invece risparmiare sull’alloggio più dispendioso di Bruges, fare il contrario con partenza e rientro in giornata a Gand).

Riguardo la possibilità di acquistare dei pass onnicomprensivi, francamente non so se li consiglierei per chi si ferma soltanto una giornata. La card più gettonata da chi visita Gand è senz’altro la CityCard Gent, che offre ingresso gratuito alle 14 attrazioni elencate nella pagina ufficiale (tra cui il Castello, il Campanile e il Museo dell’Industria) oltre a viaggi illimitati sulla rete di trasporti pubblici, noleggio bici per un giorno e/o la possibilità di apprezzare la città dai canali con un pass hop-on/hop-off per il water tram per una giornata oppure con un tour guidato in barca.
Il dubbio è che non esiste una card per sole 24 ore, ma soltanto per 48h (a 38€ a persona) o 72h (a 44€ a persona), quindi per chi rimane in città per una sola giornata forse calcolerei l’effettivo risparmio che questa comporterebbe in base a quali attrazioni si è effettivamente interessati o si può materialmente e realisticamente includere nel relativo poco tempo a disposizione e se si usufruirebbe di uno o più dei servizi di trasporto accessori: tendenzialmente, con le sole attrazioni ne basterebbero circa tre di quelle imperdibili più un paio di corse in tram o bus per giustificare l’acquisto della card da 48h, quindi poi ogni extra è tanto di guadagnato. Valutate voi! 🙂

Quanti di voi hanno scelto come noi di includere una tappa a Gand durante un primo breve itinerario in Belgio? Attendo di leggere qui sotto nei commenti se anche a voi la città è piaciuta e cosa secondo voi è assolutamente da non perdere… o, se non ci siete ancora mai stati, fatemi sapere se vi ho fatto venire voglia raccontandovi della nostra giornata a passeggio tra i suoi splendidi monumenti e le sue caratteristiche stradine medievali.
Alla prossima!

19 pensieri su “Gand, una cittadina da favola tra fiumi, castelli e cattedrali

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  3. Io ho bisogno di trovare un paio di settimane da passare il Belgio! Ne ho davvero bisogno perchè ho visitato Bruges (e sì, sono fortunella e quindi c’era il sole e pochissimi turisti, quindi era magnifico!) ma Gand mi manca e desidero tantissimo vederlo! Il castello di Gravensteen è nella mia wish list da tempo ma del resto della cittadina conoscevo poco e mi sono già innamorata della zona di Vrijdagmarkt. Per il pass io penso sempre che sia una grande idea comprarli quando possibile, quindi non mancherò!
    Ora devo solo organizzare un itinerario che passi anche per il Castello De Haar tra il 20 e il 21 aprile, quando si tiene Elfia, e poi il gioco è fatto!

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    1. Che fortuna (per non dire altro xD) per Bruges!! Noi siamo riusciti a visitarla per buone 6/7 ore “all’asciutto” ma poi è venuto giù un diluvio che ci ha accompagnati fino alla sera tardi!
      Comunque sottoscrivo: ci vorrebbe molto più tempo in Belgio, anche noi puntiamo a tornare quando possibile… e ho dato un’occhiata al Castello De Haar, aggiunto immediatamente alla mia lista per il prossimo itinerario (non se ne ha mai abbastanza di castelli! Noi probabilmente per il prossimo aprile non ce la faremmo ma a voi auguro di sì! 🙂 )

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  4. Lisa Trevaligie Travelblog

    C’è tutto quello che mi affascina da sempre a Gand! Castelli, corsi d’acqua, monumenti antichi e mercatini tipici dove trovare prodotti locali. Una meta perfetta da aggiungere ad un itinerario in the road in zona.

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    1. Assolutamente d’accordo, siamo rimasti piacevolmente colpiti anche noi: ero partita con il solo interesse del castello ma poi l’intera cittadina ci ha conquistati, davvero una bella atmosfera.

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    1. Concordo, anche per me è stata una tappa splendida e mi ha lasciato una piacevolissima impressione. C’è sempre così tanto di nuovo da vedere prima di tornare sul battuto, ma magari non essendo poi così lontana capiterà di passare di nuovo da quelle parti e vedere che emozioni ti dà a distanza di tempo 😉

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  5. Libera Salcuni

    Dato che il mio compagno non c’era ancora stato, per il nostro viaggio in Belgio ho scelto Bruges come seconda città da visitare dopo Bruxelles. Tuttavia la prossima volta, Gand non me la farò scappare per nulla al mondo

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    1. Bruges merita tantissimo, senza se e senza ma, soprattutto se per lui era la prima volta non poteva mancare! Però se quella parte di Belgio l’ha colpito magari ricapiterete in zona in futuro, in quel caso Gand ve la consiglio sicuramente 🙂

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    1. Anche a me piacciono molto per atmosfera, quindi se anche a te ispirano questo tipo di cittadine te la consiglio davvero. Per soggiornare direi che con una giornata piena si riesce a vedere con calma tutto, quindi potrebbe bastare anche farci un’escursione in giornata da Bruxelles o da Bruges (partendo però la mattina e rientrando la sera, tanto le distanze in treno sono davvero minime), però avendo la possibilità ci passerei anche una notte: noi abbiamo fatto così e siamo stati più rilassati con i tempi e abbiamo avuto modo di goderci un po’ anche la versione serale della cittadina, che merita 🙂

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  6. Anche a me Gand è piaciuta più di Bruges: meno turistica, ha dei bellissimi beghinaggi, la visita del castello è molto divertente con l’audioguida e il polittico di Van Eyck da solo vale il viaggio. Io ci sono stata 5 giorni in estate con un tempo perfetto!

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  7. Pingback: Una delle cittadine più pittoresche del Belgio: la suggestiva Bruges – All Roads Lead From Home

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