5 giorni in Lapponia #1: viaggiando verso nord

La nostra avventura nella Lapponia finlandese si apre in un nevoso pomeriggio di inizio novembre, sulla strada verso nord. Come prima tappa, prima di rientrare a sud e stabilirci per qualche giorno a Rovaniemi, dove vivere le esperienze più “classiche”, abbiamo scelto di dirigerci a Ivalo, alloggiando una notte allo splendido Aurora Village per poi visitare la zona di Inari la mattina seguente.
Inari è noto come il principale insediamento Sami della Lapponia finlandese… ovviamente non aspettatevi casette in legno e persone dai tradizionali abiti colorati che passeggiano per le strade con renne al seguito: così come tutti gli altri paesini che abbiamo incontrato lungo il nostro breve on the road in questa regione, Inari è un centro abitato moderno e con tutti i comfort, ma è anche il cuore nevralgico della comunità Sami finlandese. Si tratta infatti dell’unico paese in cui si parlano tutti e tre i dialetti Sami (vi avevo parlato già un po’ di questa popolazione, delle loro particolarità e della loro lingua QUI) oltre al finlandese standard e, spostandosi verso alcuni dei piccoli villaggi limitrofi come Menesjärvi oppure proseguendo ulteriormente verso nord, quasi fino a raggiungere il confine norvegese per visitare minuscoli insediamenti come Utsjoki, ci si può davvero immergere in un’atmosfera quasi d’altri tempi.

Inari è quindi il punto di partenza ideale per approfondire la conoscenza di questa popolazione autoctona del nord della Scandinavia e proprio per questo, per via del mio interesse a scoprire dettagli delle culture e tradizioni locali dei luoghi che visitiamo, ci tenevo che fosse una delle tappe della nostra esplorazione della Lapponia finlandese.
Oltre all’interesse culturale, però, a Inari è possibile soddisfare anche quello per le bellezze naturali: il terzo lago più grande della nazione, distese di boschi di conifere a perdita d’occhio splendidamente imbiancate nel periodo invernale e ruscelli che gelano quando le temperature scendono di molto (pare che la più bassa registrata da queste parti risalga a fine anni Novanta e parliamo di oltre 50° sotto lo zero… altrimenti di solito in inverno ci si attesta su più “miti” -30°C di media) rendono il paesaggio che circonda Inari a dir poco suggestivo!

Se vi trovate a passare da queste parti o avete intenzione di aggiungere una tappa nel nord della regione al vostro prossimo viaggio in Lapponia finlandese, ecco le 3 principali cose da vedere a Inari:

1 – Il Museo Siida

Assolutamente la prima e la più importante tappa se si viene in queste zone per conoscere di più della cultura Sami, il museo si sviluppa tra una parte al chiuso e una all’aperto: nella prima sono esposti manufatti, costumi tradizionali, foto e documenti che raccontano la storia di questa popolazione e mirano tramite queste testimonianze a preservarne l’identità nel tempo; la seconda è invece costituita da un percorso esterno, adiacente alla struttura del museo, che vi porterà a immergervi nella ricostruzione di un antico villaggio, entrando nelle piccole casette di legno con camini in pietra, nelle tende, nei depositi di legname e nei ripari per gli animali. All’interno di queste costruzioni si trovano oggetti quotidiani come utensili, abiti e oggetti per la cucina, in un ampio magazzino all’interno del percorso è poi possibile ammirare anche ricostruzioni di antiche imbarcazioni tipiche.
Davvero un’esperienza immersiva che racconta lo stile di vita tradizionale e l’evoluzione di questa comunità nel tempo, per noi che siamo capitati in una giornata piuttosto rigida in cui la parte esterna era stata da poco imbiancata da una recente nevicata è stato se possibile ancora più suggestivo, potendo toccare con mano uno spaccato delle condizioni estreme a cui le popolazioni dell’Artico sono soggette nei mesi invernali.
Nei mesi tra ottobre e maggio compresi il museo è aperto tutti i giorni tranne la domenica dalle 10:00 alle 16:00 (nei mesi di aprile e maggio fino alle 17:00), in estate l’apertura è estesa a tutti i giorni della settimana dalle 09:00 alle 18:00.
ATTENZIONE: la parte interna è attualmente in fase di rinnovamento, riaprirà a partire dal 1° giugno 2022!

2 – Il Sajos, sede del Parlamento e del Centro Culturale Sami

Dopo essersi immersi nel passato della comunità Sami, non si può non proseguire esplorandone il presente, scoprendo in che modo questa popolazione sopravvive ai cambiamenti della nostra società moderna integrandosi a questi, ma senza perdere la propria essenza tradizionale. I Sami, pur essendo una minoranza etnica, hanno col tempo guadagnato la propria posizione a livello politico, potendo perfino istituire un proprio Parlamento da cui far sentire la propria voce e partecipare attivamente alla vita pubblica della nazione.
Sajos, il Centro Culturale Sami, è una struttura che non potrà non catturare la vostra attenzione lungo la strada per via della sua caratteristica architettura esterna: un design contemporaneo realizzato con quasi tutti materiali di origine locale, per un edificio naturalmente votato alla sostenibilità.
All’interno (oltre appunto al centro culturale, che mira non solo a preservare la lingua e l’identità culturale della comunità ma anche a supportarne le attività e a sostenere lo sviluppo delle condizioni di vita generali all’interno della nazione) si trova la sede del Parlamento dei Sami finlandesi e di altre organizzazioni amministrative.
È possibile visitare il centro, operativo dal 2012, partecipando a visite guidate che si possono prenotare tramite il sito ufficiale, dove trovate anche indicazioni sulle sessioni plenarie del Parlamento (anche quelle aperte al pubblico, se si vuole assistere).
Una curiosità: il termine Sajos è ovviamente una parola di origine Sami (Sami di Inari per la precisione), il cui significato è “luogo di permanenza” o, se vogliamo, “base”. Direi appropriato!

3 – La Saamelaiskirkko, chiesa luterana dei Sami a Inari

Provenendo da sud, lungo la strada principale vi capiterà di intravedere una chiesa dalla struttura in legno sulla destra. A prima vista potrebbe non colpirvi particolarmente, ma vale comunque la pena fermarsi e fare un salto anche all’interno. Si tratta infatti di una chiesa luterana, la Saamelaiskirkko, che come il nome lascia intendere è anche l’unica chiesa Sami della Finlandia.
La struttura è in realtà piuttosto recente, dal momento che l’edificio originale (di fine Ottocento) è stato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e interamente ricostruito all’inizio degli anni Cinquanta, ma trovo che abbia comunque un aspetto d’altri tempi e gli interni rivestiti in legno trasmettono una piacevole sensazione di calore e accoglienza.

Attività da non perdere a Inari e dintorni

In estate l’area offre decine di possibilità per immergersi nella natura, fare trekking su uno dei molti sentieri (mi sarebbe ad esempio piaciuto seguire quello che in circa 5km porta alla suggestiva chiesetta in legno di Pielpajärvi, una delle costruzioni più antiche di questa zona che sorge poco fuori dal centro del paese, ma il percorso non era accessibile quando siamo stati noi) e avventurarsi sul lago o lungo il vicino fiume Lemmenjoki con un’escursione organizzata. Il Visitor Center, proprio a due passi dalle sponde del Lago di Inari, permette di aggregarsi a tour in barca alla scoperta di alcune delle oltre 3.000 isolette che lo punteggiano, volendo anche con una crociera in orario serale per navigare sotto il sole di mezzanotte.

In inverno invece, quando il lago gela, la superficie può anche essere comodamente attraversata a piedi e vengono organizzate diverse attività come la pesca sul ghiaccio o il giro in motoslitta. In paese è anche possibile affittare attrezzature come le ciaspole o gli sci da fondo per svolgere queste attività in autonomia.
Imperdibile ovviamente la possibilità di partecipare a un’escursione a caccia dell’Aurora Boreale, che a questa latitudine è ancora più facile poter avvistare se le condizioni sono favorevoli.
Anche qui, come in gran parte della Lapponia, si organizzano tour in slitte (o carretti con ruote in estate) trainati da husky.
Tutte queste esperienze possono essere facilmente selezionate in base ai propri interessi dando un’occhiata all’offerta turistica su siti ufficiali come Visit Inari.

Ma a mio parere, come detto, arrivare fino a Inari significa innanzitutto fare un salto nel passato, esplorando la cultura Sami tramite la visita alle strutture già elencate prima ma anche avvicinandosi alle loro tradizioni visitando un’autentica fattoria di renne gestita da famiglie che appartengono a questa comunità. Potete dare un’occhiata alla Petri Mattus Farm, nel piccolo villaggio di Menesjärvi, dove si portano ancora avanti le attività di allevamento come una volta e questo lavoro è percepito come un vero e proprio stile di vita, una scelta che viene dal cuore; oppure la Angeli Reindeer Farm, specializzata in visite private o per piccoli gruppi, dove è possibile visitare la proprietà e ammirare le renne al pascolo con attività pienamente sostenibili (la Fattoria Angeli, così come molte altre realtà di questa zona, ha ricevuto il certificato di conformità dopo aver partecipato al programma per turismo green Sustainable Travel Finland).

La nostra a Inari è stata davvero perlopiù una capatina, essendo rimasti solo un giorno, ma a meno che non si scelga di partecipare a diverse attività guidate o si vada in un periodo in cui ci si può lanciare in più escursioni in autonomia, il paesino in sé è davvero raccolto, per cui credo sia possibile coglierne l’essenza anche se avete relativamente poco tempo a disposizione.
La nostra prossima tappa sarà il vero e proprio capoluogo della Lapponia finlandese, ovvero Rovaniemi, che si può usare come base per esplorare molte delle interessanti zone limitrofe e, ovviamente, dove è possibile perfino conoscere Babbo Natale in persona!

Vi aspetto fra qualche settimana con tutti i suggerimenti su cosa fare e cosa vedere a Rovaniemi e dintorni, intanto fatemi sapere se siete già stati a Inari e come vi è sembrata o se vi piacerebbe esplorare il nord della Lapponia in un tour della regione e cosa non vorreste perdere.
Alla prossima!

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2 pensieri su “5 giorni in Lapponia #1: viaggiando verso nord

  1. Pingback: 5gg in Lapponia #2 – Rovaniemi e dintorni: cosa vedere ed esperienze da non perdere – All Roads Lead From Home

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