Scheda libro:
Titolo originale: Beneath a Scarlet Sky
Titolo italiano: L’ultimo eroe sopravvissuto
Autore: Mark Sullivan
Prima edizione: maggio 2017
Tipologia: romanzo storico
Ci sono libri che ci aprono orizzonti verso terre esotiche e altri che ci fanno viaggiare verso mondi di pura fantasia. Poi ce ne sono altri che, pur non trasportandoci a enormi distanze da casa, ci fanno però scoprire angoli meno noti di determinate destinazioni e, soprattutto, ci permettono di viaggiare… nel tempo. È il caso ad esempio di Beneath a Scarlet Sky, romanzo di Mark Sullivan ambientato in Nord Italia (principalmente in Lombardia) negli ultimi anni dell’occupazione tedesca.
In questo periodo Milano è spesso target di bombardamenti e le truppe degli Alleati stanno risalendo l’Italia da sud costringendo gli occupanti a ritirarsi gradualmente al di là delle varie linee difensive sparse lungo la penisola. Pino Lella, il protagonista della storia (vera) raccontata da Sullivan, è un giovane ragazzo come tanti altri, dalle prospettive semplici e senza sogni di gloria, che si troverà presto catapultato all’interno di un contesto più grande di lui e a svolgere rischiose missioni con un obiettivo più alto.
Duomo di Milano Cortile del Castello Sforzesco
Ho scoperto questo libro, tradotto in Italia con il titolo L’ultimo eroe sopravvissuto. La vera storia del ragazzo italiano che si finse nazista e salvò centinaia di ebrei (fin troppo esplicativo a mio parere e per di più impreciso: so che anche la famiglia di Lella non ha gradito l’eccessiva pomposità, dal momento che l’uomo non si è mai voluto definire un “eroe”), grazie a diversi viaggiatori nei gruppi che accompagnavo alla scoperta delle principali città e degli splendidi panorami alpini di Lombardia e Trentino Alto Adige. Essendo stato per lungo tempo tra i best seller negli Stati Uniti, ho cominciato a sentirne parlare sempre più con entusiasmo proprio dagli americani che incontravo, viaggiatori che mostravano (evidentemente spinti dalla lettura del libro a fare delle ricerche parallele e a cercare approfondimenti in merito) una conoscenza pregressa incredibile di luoghi, personalità rilevanti ed episodi storici di quegli anni… conoscenza che, diciamocelo, perfino diversi italiani non hanno!
Molti, durante la visita all’interno del Duomo di Milano, si dimostravano interessati alla tomba del Cardinale Schuster; altri, in direzione Valtellina, chiedevano informazioni sulla vicina Valchiavenna e su località come Madesimo e il Pizzo Groppera, che il protagonista si trova ad attraversare diverse volte nei primi capitoli mentre guida ebrei in fuga verso la salvezza nella neutrale Svizzera; o, ancora, sulla via per il Lago di Garda chiedono di Salò prima ancora di rinomati centri turistici come Peschiera e Sirmione.
Neanche a dirlo, il romanzo è adesso nella lista delle letture consigliate prima del tour del Nord Italia.
Questa è senz’altro una delle cose che amo di un libro, film o serie tv che racconta luoghi oltre che storie: quando si seguono vicende che sono così intrinsecamente legate al contesto che le circonda da far sì che questo diventi, a suo modo, parte della storia e susciti la curiosità di chi legge/guarda a documentarsi maggiormente e, magari, ad andare a scoprire poi questi luoghi di persona.
Alpi Retiche… anche se tecnicamente ho barato: questa foto viene da oltre confine, non dalla Valchiavenna 😉
Sicuramente all’interno della storia di Sullivan c’è un bel po’ di studio parallelo da fare: l’opera, pur innestandosi all’interno di un contesto storico reale e riportando nella sostanza fatti realmente accaduti, si concede anche diverse licenze ed è, per stessa ammissione dell’autore, un’opera perlopiù di finzione, disseminata di dettagli romanzati (nonché di qualche imprecisione storica, aggiungo io). Però, se la si prende per quello che è (una storia che coinvolge e a tratti commuove, che racconta le vicende di un ragazzo che potrebbe per estensione rappresentarne molti altri che, come Pino, si sono trovati in quegli anni a dover vivere situazioni analoghe e a prendere pesanti decisioni simili), sicuramente Beneath a Scarlet Sky si pone come un ottimo spunto di riflessione e una lettura piacevole. Con in più il bonus di raccontare luoghi che possono tuttora essere visitati… oppure riscoperti con occhi nuovi, conoscendone una particolare pagina di storia passata.
Un itinerario di massima dei luoghi di Beneath a Scarlet Sky si estenderebbe tra il cuore di Milano, nell’odierno Quadrilatero della Moda, e quelle che sono oggi famose mete sciistiche nelle Alpi Retiche, passando per la zona dei grandi laghi dell’Italia settentrionale. Ma questi sono solo lo spunto iniziale da cui si può partire, documentandosi, per costruire un itinerario ancora più ampio e complesso, che tocchi anche molti dei luoghi della Seconda Guerra Mondiale. Un itinerario che può quindi servire non solo ad attraversare scenari da sogno, tra immensi specchi d’acqua incastonati tra vette rocciose e pittoreschi paesini contornati da alcuni dei panorami naturali più splendidi del nostro Paese, ma anche a fare un viaggio in una pagina nera eppure impossibile da dimenticare della nostra storia recente.
Quindi, in sostanza:
Lettura consigliata? Sì, con la “giusta attenzione” ai dettagli storici e con la curiosità di approfondire parallelamente
Potere di conversione in un viaggio: 7/10 (forse solo perché conosco già piuttosto bene queste zone, altrimenti magari anche qualcosina in più)
Voi avete letto questo libro? Se sì, attendo di leggere la vostra opinione sulla storia e, se ne avete già visitati alcuni, sui luoghi in cui è ambientata. Altrimenti fatemi sapere se vi ho incuriositi a scoprire romanzo e location reali!